
Farro antico Monococco
Il monococco (Triticum monococcum L.) è un frumento “vestito”, ossia che presenta la cariosside racchiusa dalle glume anche dopo la trebbiatura.
Si tratta di un tipo di frumento che è stato fondamentale per la nascita dell’agricoltura in Europa. Era infatti coltivato già 23 mila anni fa sulle rive meridionali del lago di Tiberiade in Galilea e da lì si diffuse in tutta l’area mediterranea.
Sul piano nutrizionale, si differenzia dal frumento, sia tenero che duro, per la sua eccezionale ricchezza in proteine, vitamine e carotenoidi, oltre che per l’elevato contenuto in zinco e ferro. Inoltre ha un bassissimo contenuto di glutine (solo il 3%) e la ricerca ne sta valutando le proprietà per il consumo anche da parte dei portatori di particolari patologie, come il morbo celiaco, il diabete, alcune forme di cancro e diverse allergie alimentari.
Il monococco potrebbe infine essere impiegato con successo anche nell’alimentazione dei bambini, grazie alle caratteristiche di sapore e alla ricchezza dei suoi nutrienti. Dopo millenni di abbandono, questo cereale merita di essere rimesso a coltura trattandosi di una specie con ottima resistenza naturale a malattie e stress, bassa necessità di concimazioni e spiccata adattabilità. Tutte caratteristiche idonee per l’agricoltura biologica e a basso input.




